Aurisidalba
Una storia d'amore, avventura e magia
di Giuseppina Rosa Costa
Le cagnole si amavano; una per tutte, tutte per una. Ogni nostro pensiero e ogni nostra azione erano trini: tre bacini, tre coccole, tre pezzettini di leccornia, tre ispezioni, tre bagni. Quando Alba prendeva la medicina per bocca, le altre due leccavano il cucchiaio. Ognuna poi aveva la sua canzoncina che cantavo loro tutte le mattine. Intente, ascoltavano con gli occhi brillanti, emozionate, come fosse sempre stata la prima volta; poi mi davano una slinguata per dirmi che l’avevano gradita tanto e mi ringraziavano; con il linguone di Aurora dovevo rilavarmi il viso.
Ogni persona, nella cui famiglia vivono amati cani e gatti, potrebbe scrivere un romanzo, una biografia di ciascuno di loro perché ognuno ha il suo carattere, i suoi sentimenti, la sua psiche; un modo tutto proprio di rapportarsi con l’umano e con l’ambiente in cui vive, pur all’interno della propria specie. Quando ci si incontra in giro, in parchi e parchetti per noi proprietari di cani, la molla che ci fa socializzare e l’argomento principe sono sempre quelli centrati sui nostri beneamati e le loro virtù, la loro salute, il loro posto nella gerarchia familiare che, quasi mai, è l’ultimo. Non solo, ma il nome del “padrone” non viene generalmente neanche dichiarato o notato, mentre quello del “figlioccio” s’imprime subito nella memoria, così che lo si riconosce anche a distanza di tempo.
HAURA MAZDA, il Signore Saggio dell’antica religione persiana insegnava che nutrire bene il bestiame ed essere miti con gli animali aveva più valore di qualsiasi sacrificio rituale ed istruiva circa la convivenza e la cura degli animali utili, in particolare dei cani che definiva “amici dell’uomo” e così diceva di loro:
“Il cane ha il carattere di otto tipi di persona; ha il carattere di un sacerdote; ha il carattere di un guerriero; ha il carattere di un agricoltore; ha il carattere di un cantore vagabondo; ha il carattere di un ladro; ha il carattere di un disu; ha il carattere di un cortigiano; ha il carattere di un bambino (Avesta)
Nella tradizione dei popoli indigeni sud-americani, nel testamento spirituale degli antenati vi è una profezia che recita: “Venga l’alba. La gente, tutte le creature, abbiano la pace, ognuna viva felicemente perché l’amore non deve esistere solo fra gli esseri umani, ma anche tra loro e tutte le cose viventi….”
Credo che i grandi sentimenti non si dissolvano; forse sono energie imperiture e così, ogni tanto, quando c’è silenzio nella mia mente, sento ancora il collegamento con loro e mi chiedo se si siano già reincarnate, o se si reincarneranno e in quale forma; se ci reincontreremo; se le riconoscerò, soprattutto se l’esperienza di vita che hanno avuto con noi potrà essere stata l’occasione per una evoluzione superiore, qualunque essa sia e se l’amore che abbiamo dato loro sia un tributo di riconoscenza a tutto il mondo animale.
L'autrice
Giuseppina Rosa Costa
GIUSEPPINA ROSA COSTA è nata nel 1942 a Sesto San Giovanni (Milano), città medaglia d’oro della Resistenza; figlia unica di una coppia autoctona di operai antifascisti, socialisti e contro la guerra. A causa della malattia, della disoccupazione e della successiva morte del padre, appena terminata la scuola media dell’obbligo, ha dovuto mettersi a lavorare, ovvero a fare piccoli lavori estemporanei per rimediare qualche liretta che le permettesse almeno di pagarsi un corso di stenodattilografia, in previsione di trovare un impiego decente appena fosse entrata in possesso del libretto di lavoro a 15 anni. Come prima occupazione ha fatto la commessa in un negozio di cappelli e ombrelli, poi a 16, appena dopo la morte del padre, ha iniziato la sua carriera di impiegata generica e, contemporaneamente quella di lavoratore studente alle scuole serali che, fino agli anni ’70 del novecento erano tutte private e anche costose. Dapprima ha conseguito un diploma di Segretaria d’azienda di un corso triennale; successivamente, con degli esami di idoneità è approdata all’Istituto tecnico commerciale, dove si è diplomata ragioniera nel 1965. Nel 1967, appena istituito l’Istituto Superiore di Scienze Sociali di Trento, al quale si poteva accedere con qualunque diploma di scuola media superiore, si era iscritta, sempre da lavoratore studente, cioè in pratica, di massima, vi andava solo a dare gli esami e si è laureata in Sociologia ad indirizzo sociologico nel 1971. Dai primi anni ’60 e fino al luglio del 1971 non ha mai fatto una vacanza perché tutti i giorni di ferie o di permessi erano, gioco forza, impiegati per studiare, recuperare, dare esami, preparare tesi.
Dal punto di vista lavorativo, ha lavorato 4 anni nel settore privato, poi nel settore pubblico come applicata di segreteria in istituti d’istruzione superiore; da ragioniera come segretaria economa; da laureata, sempre nello stesso Ente, ha svolto un’esperienza collaborativa con le strutture e le équipe psichiatriche per 7 anni, poi nella organizzazione dei servizi sociali territoriali agli albori del Piano Sanitario Nazionale, legge 833 del 1978.
Nel 1983, a causa di una grave malattia, ha lasciato la professione e si è trasferita a vivere in Abruzzo, dando vita ad una piccola azienda agricola condotta con il metodo biodinamico di Rudolf Steiner; ritornata dopo molti anni nella sua città natale, si è dedicata allo studio di varie scuole di pensiero spirituali, alla pratica di terapie olistiche ed energetiche; è Master Reiki e biopranoterapeuta diplomata.
Sul suo sito internet AlbaRosa scrive racconti di esperienze personali, saggi, poesie in dialetto milanese con versione italiana, improntati ad argomenti storici, filosofici e spirituali.